Riprendendo l'argomento del precedente articolo dal punto di vista diagnostico, le linee guida del nuovo DSM V introducono alcune novità.
Mentre nella precedente edizione il G.A.P. (Gioca d'Azzardo Patologico) era classificato come un Disturbo del Controllo degli Impulsi, nella nuova edizione non si parla più di Gioco d’Azzardo Patologico ma di “Disturbo da Gioco d’Azzardo” e viene collocato all’interno della categoria delle Dipendenze in un’apposita sottocategoria, “Disturbo non correlato all’uso di sostanze”.
Sebbene ci siano numerose definizioni di Gioco d’Azzardo Patologico e non, sia in termini psicologici che giuridici, esiste ancora una certa generalità nell' inquadrare l’argomento.
Che cos’è il Gioco d’Azzardo e sopratutto, quando un Gioco d’Azzardo diventa Patologico ?
Premesso che per il giocatore patologico nulla è considerato “Azzardo”, in termini giuridici il Gioco d’Azzardo è l’investimento di denaro con il fine di moltiplicarlo.
Il motivo principale per cui le persone si avvicinano al gioco d’Azzardo è quindi per moltiplicare il loro denaro.
Il passaggio da Gioco d’Azzardo a “Disturbo Comportamentale” si ha nel momento in cui, sebbene non ci sia più disponibilità economica da parte del giocatore, esso continua a giocare: il meccanismo che lo spinge è “Mi rifaccio delle perdite e mi rimetto in una condizione di gioco adeguata “.