ancora molte persone, purtroppo, credono che sia poco efficace o credono che sia inutile spendere soldi per parlare quando si ha la migliore amica con cui sfogarsi.
In realtà sappiamo bene che non è così. Recarsi da uno psicologo è fondamentale non solo per disturbi invalidanti ma per qualsiasi problematica che ci si presenta nella nostra vita. Molti si chiederanno: ma cosa si fa durante un colloquio terapeutico ??
Oltre a raccontare il problema, raccontare di sè e della vostra vita, fondamentale soprattutto nella prima fase di assessement, durante i colloqui terapeutici prende avvio quella che viene chiamata "ristrutturazione cognitiva", ovvero la modificazione di pensieri disfunzionali più o meno consapevoli, relativi al mondo esterno e a noi stessi.
Secondo Ellis e Beck, il colloquio psicoterapeutico cognitivo ha dei principi e obiettivi chiari. Mira a far apprendere al paziente 3 abilità di base :
1) riconoscere il legame tra quello che sento e quello che penso, ovvero tra sofferenza emotiva ed elaborazione cognitiva;
2) mettere in discussione la validità di alcuni pensieri, il loro valore e la loro utilità;
3) costruire nuovi pensieri, più veri ed utili, che andranno a sostituire quelli vecchi nelle situazioni quotidiane della vita e che quindi genereranno emozioni e azioni differenti, in grado di generare maggiore benessere e capacità di affrontare le situazioni.
Considerando che tutto questo è solo una parte delle teorie e tecniche che si apprendono e si fanno proprie durante un persorso terapeutico, credo che già acquisire queste 3 abilità portino un grande cambiamento nella persona e le permettano di riprendere in mano la propria vita.
fonte : "il colloquio in psicoterapia cognitiva" Ruggiero, Sassaroli, Raffaello Cortina edit.